venerdì 31 ottobre 2008

Live broadcast (I maestri)

Probabilmente non è stato il più grande disco della storia musicale, ne forse il miglior album del gruppo in questione, comunque 741 settimane consecutive (14 anni) nella top 100 di Billboard qualcosa sono. Ricordo che me lo passarono in una cassetta quando avevo all'incirca 12 o 13 anni e il nastro sempre più consunto di quella cassettina poi mi accompagnò giorno dopo giorno negli anni che venirono. Con quel disco io imparai l'inglese senza conoscerlo davvero, impressi a memoria ogni singola parola ed ogni singola sfumatura vocale e di pronuncia, mentre con la chitarra acustica improvvisavo improbabili assoli elettrici. Tutto questo per testimoniare quanto io sia legato al disco in oggetto. 
In questa sede propongo a coloro volessero affrontare un ascolto davvero straordinario una versione live, registrata nel 1974 a Londra e ritrovata nei meandri degli archivi BBC, ma non un semplice bootleg. Si tratta di un pre-master dalla qualità eccelsa, proveniente dal mixer del fonico di palco, in cui addirittura risultano quasi del tutto esclusi applausi e grida del pubblico. Ecco per chi si intende di ingegneria sonora, quanto spiegato da coloro che hanno lavorato su questa registrazione (l'harvester team):

In recent years, recordings taken from the BBC pre-FM tapes began to circulate, some of them including the long lost soundboard version of Echoes. However, none of these RoIOs are fully sonically satisfactory in our opinion. Most of them are processed and used some kind of noise reduction, sometimes very slightly (the Sirene releases), and other times more heavily (the Winston remasters, "Time In London") The rare, unprocessed versions currently circulating, like the "FM Pre-Master" Russian bootleg, are pleasant but not without a certain amount of hiss, which reveals that the lineage was not without some generational loss. The hiss from the unprocessed versions available until now is probably one of the reasons why so much NR was used on the various remaster projects. After much research, Harvested found a superior source, totally unprocessed, with much less hiss than the other unprocessed versions circulating until now. A spectral analysis of the audio file showed that this source was very pure and could be the result of direct transfer from the BBC masters. However, it is well known that the BBC mastering of that concert sounds rather dry and flat, especially the DSOTM set and our source was no exception. Therefore, we felt this new source needed the "Harvested treatment," in order to make this recording really shine, with good dynamics. The remastering was done very carefully in an attempt to leave the music intact, avoiding NR, dehissing, or any other processing that would generate artifacts. The majority of the remastering work consisted of adjusting the audio levels, balancing the recording when needed, and bringing more clarity and depth by applying specific EQ settings here and there. The final result sounds great to our ears and this version boasts excellent dynamics and a well defined high end without the flaws present on most of the other sources. This CD is free from all NR artifacts, the amount of hiss is minimal, and the low frequency noise that can be clearly heard on all of the currently circulating versions of Echoes (especially during the quiet parts) is not present here. "BBC Archives 1974" brings you this famous BBC recording in its most complete form (the lines,"I've been mad for f*cking years...," as well as the applause and tuning between Eclipse and Echoes are present), offering the best possible quality for your listening pleasure! ". For those of you who'd like to know how this Harvested version compares with other pre-FM RoIOs from the same concert, comparative analysis is detailed here after.

Detto questo non mi rimane altro che augurarvi un ascolto da paura (è pur sempre halloween) e questo è pur sempre 'The Dark Side Of The Moon' (con 'Echoes' come bis) come non l'avete mai ascoltato (garantito)!!!


Speak To Me [02:28] 
Breathe [02:59]
On the Run [05:02] 
Time [06:32] 
The Great Gig In The Sky [06:41]
Money [08:05] 
Us And Them [07:49] 
Any Colour You Like [07:30] 
Brain Damage [03:39] 
Eclipse [01:48] 

ENCORE:

Echoes [23:13]

giovedì 30 ottobre 2008

Live Broadcast (gli allievi..)

Alla fine ho optato per Santa Barbara (NPR broadcast) rispetto a Lollapalooza. Qui la qualità audio è migliore (praticamente un CD live), sebbene manchino un paio di pezzi rispetto all'altra setlist. Che altro dire? Nulla. Il concerto è fantastico e domani su questo blog arriveranno i Maestri, così come non li aveete mai ascoltati. Giuro!

Intro
Reckoner
Optimistic
There There
15 Step
All I Need
Nude
Talk Show Host
Weird Fishes/Arpeggi
The Gloaming
Morning Bell
The National Anthem
Faust Arp
No Surprises
Jigsaw Falling Into Place
The Bends
Karma Police
Bodysnatchers
Cymbal Rush
House of Cards
Paranoid Android
Go Slowly
Everything In Its Right Place
Videotape
Lucky
Idioteque


o




martedì 28 ottobre 2008

Live Broadcast (ci sto prendendo gusto..)

Dopo Waits ho deciso di consigliarvi il live di un altro grandissimo della musica contemporanea. Uno che con il suo gruppo (gli Screaming Trees) ha inaugurato il fenomeno grunge quando ancora Nirvana e Pearl Jam nemmeno esistevano. Uno, che per l'appunto, nel suo primo disco solista può vantare un ancora sconosciuto Kurt Cobain come corista (che riproporrà quel pezzo qualche anno più tardi nell'arcinoto MTV Unplugged) e che poi è diventato il rocker più di culto dell'intera galassia. Beh, avete capito di chi parlo, no? Questa è la rarissima registrazione dello showcase tenuto a Bruxelles per la presentazione del suo ultimo album ("Bubblegum") nel 2004, disco che è tutt'ora il suo ultimo, visto che poi l'abbiamo trovato solo e sempre in progetti collaborazionisti (dai Soulsavers alla colonna sonora di I'm Not There, da Isobel Campbell a Greg Dulli e le sue emanazioni musicali), ma con anche molto spazio per alcuni pezzi dai suoi lavori precedenti. Qualità audio già di per se eccellente e che poi io ho comunque equalizzato e potenziato con Magix Music Studio. Qualità musicale ancor più eccelsa con un Lanegan molto meno fatto e scazzato di come ultimamente può capitare di ascoltare!


Sideways in reverse
When your number isn't up
Hit the city
Wedding dress
One way street
On easy action
Miracle
Message to mine
Like little Willie John
Come to me
Low
Resurrection song
On Jesus' program
Driving death valley blues
I'll take care of you
Skeletal history
Metamphetamine blues
ENCORES:
Sleep with me
Pendulum
Fix


P.S.: e per la notte di Halloween metterò in download qualcosa di ancor più straordinario in tutti i sensi (..da Lollapalooza 2008)..

giovedì 23 ottobre 2008

Live broadcast (se non ci sono, ci penso io..)

Domani sarà il primo venerdì dopo la ripresa autunnale di Radio Uno Live Concerts che non varrà la pena di sintonizzarsi con lo stream recorder programmabile. D'altronde dopo la sequenza Sigur Ròs, Josè Gonzàlez, The Niro e Vinicio Capossela possiamo permettere a Gerardo Panno e Silvia Boschero una piccola digressione con Andrea Bocelli, Live da Piazza Plebiscito, Napoli. Poco male però perchè qualora vi fosse sfuggito su iTunes (si può abbonarsi gratis al podcast di NPR Live) proporrei alle vostre orecchie il concerto del più grande genio musicale vivente! Quasi tre ore di musica sublime, pescata fra i meandri più tremebondi e malsani di una discografia di per se già tremebonda e malsana. Il tutto in senso buono s'intende! L'unico dubbio che ancora mi rimane è come faccia lo zio Tom a cantare (divinamente, NDR), sera dopo sera, per tre ore senza disseminare pezzi di esofago e polmoni sul palco. Mistero!



Lucinda / Ain't Going Down to the Well
Down in the Hole
Falling Down
Chocolate Jesus
All the World Is Green
Cemetery Polka
Cause of It All
Till the Money Runs Out
Such a Scream
November
Hold On
Black Market Baby
9th and Hennepin
Lie to Me
Lucky Day
On the Nickel
Lost in the Harbor
Innocent When You Dream
Hoist That Rag
Make It Rain
Dirt in the Ground
Get Behind the Mule
Hang Down Your Head
Jesus Gonna Be Here
Singapore

ENCORES:

Eyeball Kid
Anywhere I Lay My Head

o

martedì 21 ottobre 2008

Le canzoni che tutti dovrebbero ascoltare

Abbiamo fatto un contest sul forum di Tsururadio (che peraltro consiglio a tutti gli appassionati di musica a prescindere) sul preparare un mix di 80 minuti circa relativo alle canzoni che tutti dovrebbero ascoltare prima della fine del mondo. Il che non significa necessariamente le più belle canzoni nella storia della musica o le nostre preferite in assoluto, poichè la definizione è un'attimo più sottile. Le compilations poi verranno sottoposte al giudizio degli iscritti, con una t-shirt in palio per quella che riceverà più consensi. Personalmente non credo di avere chances di vittoria, ne ho partecipato alla sfida per altri motivi che non sia il piacere di riascoltare buona musica, magari accantonata da qualche tempo e siccome è da tanto che non metto più una playlist sul blog, ne approfitto per postare anche qui il mix. So già che il risultato è incompleto, parziale e settario (cosa che ho ribadito con la cover art!), ma ad ogni modo queste sono le canzoni (e/o le versioni) che secondo me tutti dovrebbero ascoltare almeno una volta nella vita. Manifestazioni di disaccordo o veri e propri insulti sono permessi nei commenti! ;)


TSURURADIO CHALLENGE
Birdantony For Tsururadio
You Should Hear This One

79:47

00:00 Be Your Husband - JEFF BUCKLEY (originally by Nina Simone as 'Be My Husband')
04:07 The Return Of Jackie And Judy - TOM WAITS (originally by Ramones)
07:32 I See A Darkness - BONNIE 'Prince' BILLY (performed w/Alex Neilson & Harem Scarem)
11:55 The Black Crow - SONGS:OHIA
19:02 Fistful Of Love - DEVENDRA BANHART (originally by Antony & The Johnsons)
25:44 Hallelujah - EUGENIO FINARDI (originally by Leonard Cohen)
31:48 Shake That Devil - ANTONY & THE JOHNSONS
36:57 Clap Hands - QUINTORIGO (originally by Tom Waits)
41:24 In The End - JUSTIN BOND & THE HUNGRY MARCH BAND (originally by Scott Matthew)
50:05 My Way - SID VICIOUS (originally by Frank Sinatra)

53:59 One - JOHNNY CASH (originally by U2)
57:47 Resurrection Song - MARK LANEGAN
61:16 The Mercy Seat - NICK CAVE & THE BAD SEEDS
64:54 Strange Fruit - THE TWILIGHT SINGERS (originally by Billie Holiday)
68:20 The Guests - LEONARD COHEN
74:56 Somewhere Over The Rainbow/What A Wonderful World - KAMAKAWIWO OL' ISRAEL (originally by Judy Garland/Louis Armstrong)

lunedì 20 ottobre 2008

La soddisfazione del cliente

Qualsiasi corso di marketing è basato sulla soddisfazione del cliente. Ebbene che cosa c'entra tutto ciò su queste pagine? Diciamo che ho notato che nell'ultima settimana chi arriva sul blog da google al 70% lo fa ricercando 'moltheni i segreti del corallo testi' o 'antony & the johnsons another world lyrics'. Quindi diamo soddisfazione ai nostri 'clienti' e mettiamo questi testi, con la piccola accortezza che capire al 10000% le parole cantate da Antony non è cosa semplicissima, sebbene quanto ho tirato giù fila per analisi logica e grammaticale! ;)

P.S.: See the lyrics in comments (Occupavano tutta la pagina, sorry!)

Live broadcast

Venerdì scorso in contemporanea alle 21:00, ma su due emittenti radiofoniche diverse, sono andate in onda le esecuzioni dal vivo di due tra i dischi italiani più interessanti dell'ultimo periodo. Magia del Vcast (un tv/radio registratore digitale programmabile che consiglio a tutti) sono riuscito a registrarle entrambe e quindi ora ve le condivido, supponendo non molti le avranno ascoltate in diretta:

Vinicio Capossela - Da Solo [Live a Rai Radio Uno]



e...

Moltheni - I Segreti Del Corallo [Live a Radio Popolare] 


martedì 14 ottobre 2008

Oggi è fallita l'Islanda

14.10.08, Rejkyavik: la borsa a -76%, il rapporto Corona/EURO a -34%, l'assalto alle banche vanamente nazionalizzate da parte dei correntisti, e il Fondo Monetario Internazionale che ha posto sotto tutela lo Stato nordico per insolvenza. E poi dicevano che certe cose potevano succedere solo nel Terzo Mondo! Oppure è lo stesso Terzo Mondo che si sta allargando?

Sigur Ròs (Live @MoMA) - Inno Nazionale Islandese

lunedì 13 ottobre 2008

Kings Of Leon

Mai stati uno dei miei gruppi preferiti, ne i loro dischi mi hanno mai entusiasmato troppo. Questo 'Only By The Night', quarto album di prossima pubblicazione non fa eccezione, però 'sto pezzo qui, 'Closer' che lo apre è fottutamente bello. Non potrà mancare in nessun mixtape del 2008 degno di tale nome!




mercoledì 8 ottobre 2008

Moltheni - I Segreti Del Corallo

1.Vita rubina
2.Gli Anni del malto
3.Che il destino possa riunire ciò che il mare ha diviso
4. L’amore acquatico
5.In porpora
6.Oh, morte
7. Corallo
8.Ragazzo solo, ragazza sola
9.Verano
10. L’Attimo celeste (Prima dell’Apocalisse)
11.Suprema

Così come non recensisco i dischi di Antony & The Johnsons, non posso farlo nemmeno con quelli di Umberto Giardini: sono troppo di parte e dunque decisamente inattendibile. Detto questo 'Vita rubina' è già un classico, le nuove versioni di 'In porpora' e 'Suprema' grandiose e 'Verano' m'ha già fatto scappare più di una lacrimuccia. Però lascio ad altri più attendibili del sottoscritto in materia moltheniana, le parole per una recensione organica:

http://www.asapfanzine.it

Moltheni - I segreti del corallo *****
Roberto Conti
Moltheni riesce ancora una volta a stupire tutti quanti con il suo quinto album I segreti del corallo che ha prima di tutto il merito di rincuorarci sul presente e sul futuro della discografia italiana. Lontano da etichette di genere, Umberto Giardini è in grado di rinnovarsi continuamente, mantenendo come capi saldi un gruppo di musicisti collaudato e una scrittura metaforica e surreale vero e proprio marchio di fabbrica, sceglie per questo ultimo lavoro una dimensione folk che si evolve attraverso un percorso simile ad un album di fotografie che raccontano episodi di vita, descrivono alla perfezione attimi e sentimenti. La prima parte del disco è più suonata e contiene brani che piaceranno sicuramente a chi apprezzò Toilette memoria e in parte anche Natura in replay. Vita rubina, la prima traccia, è di certo uno degli episodi più densi di suggestione: le passioni, le colpe, i delitti, restano fissati per sempre, incollati dalle parole e dal ritmo di un pezzo inquieto e commovente (e quando dico commovente vuol dire che ascoltandolo mi è scesa una lacrimuccia). Ci sono anche canzoni ariosissime, come Gli anni del malto o L’amore acquatico che ci donano un Moltheni sereno nel raccontare i sentimenti e la natura (perpetue armonie che mi trascinano e mi comprendono). Nella prima parte c’è anche il consueto brano strumentale Che il destino possa riunire ciò che il marea separato e poi In porpora, canzone ripescata da Splendore terrore in una nuova veste arricchita di strumenti, così come Suprema, ultimo ‘segreto del corallo’ ad essere svelato. La seconda parte del disco sceglie invece sonorità acustiche più minimali, nude, sullo stile del recente ep registrato in Svezia Io non sono come te. E così sono i testi a diventare assoluti protagonisti: “Vittime di noi, cavie prima o poi, porci pensieri in me riemergono… ultima fermata le tue labbra”. Le canzoni de I segreti del corallo vanno sorseggiate piano, altrimenti si rischia di perdere gran parte della fantasia e della poesia con le quali sono state scritte.


http://www.blackoutfirenze.it

Moltheni - I segreti del corallo
Esce dopo circa due anni d'attesa il nuovo album di Moltheni dal titolo "I Segreti Del Corallo". Concepito seguendo le direttive tecniche della produzione affidata all'esperienza di Giacomo Fiorenza, e realizzato secondo criteri usati 40 anni fa, questo nuovo lavoro di Moltheni appare più che mai, come il più maturo e simbolico che il cantautore marchigiano ci aveva regalato fino ad ora, e quindi estremamente rappresentativo di quel nuovo movimento folk di cui Moltheni appare oggi, il maggior rappresentante nella scena alternativa Italiana.Come una sorta di rituale pagano, nei "I Segreti Del Corallo", Moltheni sembra essersi spinto su territori visionari ed oscuri decisamente nuovi dove dolcezza e psichedelia viaggiano a braccetto, su tappeti e intrecci di chitarre assolutamente ipnotici, e dove la forma poetica delle liriche giunge come un fiume al mare, in una pace dei sensi, di rara bellezza.Un album di grande e delicata poesia, con brani capaci di delineare un nuovo ciclo per la musica d'autore italiana.


http://www.theshipmagazine.com

MOLTHENI – I Segreti del Corallo
Label: La tempesta dischi / Venus
Anno: 2008
A soli due anni dalla pubblicazione dell'ultimo EP, Io non sono come te, estratto dell'antecedente album Toilette memoria del 2006, torna uno dei cantautori più famosi della fascia alternativa musicale italiana, Moltheni, con il suo ultimo album I segreti del corallo (uscita prevista per il 10 Ottobre), caratterizzato da parti molto intime ma comunque nel pieno stile del cantautore marchigiano. Il disco si potrebbe scindere in due parti in quanto si nota una demarcazione tra le prime canzoni molto più suonate e complesse, a livello di musicalità, e le ultime che ritraggono la parte acustica del disco. L'album viene aperto da Vita Rubina, pezzo autobiografico con un sound semplicemente attraente, incantatore, a dir poco stupendo con un testo che va al di là della semplice rima fatta. C'è da dire anche che i testi poetici di Moltheni si sono sempre collocati in una posizione esterna a schemi o tabelle del cantautorato Italiano, pochi altri artisti riescono ad aver una penna così sottile in grado di esprimere questi concetti. Proseguo con l'ascolto del disco ed incontro Gli anni del Malto, canzone molto ritmata rispetto alla prima dove gli accordi puliti della chitarra si sposano con la voce del cantautore, senza indugi e senza traviare la mia attenzione sul contesto del testo. Moltheni trova anche il tempo per inserire nel disco una traccia unicamente strumentale tra tastiere, chitarre e ritmi di batteria, nel quale si inciampa quasi ipnotizzati dalla forza delle note, successivamente rimane impossibile non citare la bellissima In porpora molto romantica e davvero unica nel suo splendore; sicuramente assieme alla già sopracitata Vita Rubina le più belle canzoni dell'album. Uno stile, quello di Moltheni, unico ed inequivocabile costruito attorno ai suoi 5 dischi all'attivo, I segreti del corallo è un album in bilico tra l'alternativo, l'indie ed il folk, che si rivela fino in fondo uno dei lavori meglio riusciti del cantautore, che speriamo possa tornare alla ribalta prendendo ancora più piede in un panorama dove artisti come lui sanno farsi valere.
90/100
Di Sante Gianni


http://www.kronic.it

di Francesco Casuscelli ~ 15/09/2008
Le bellissime visioni di Moltheni

Come fare a giudicare un disco di Moltheni senza quel pizzico di positiva debolezza che si riserva ai grandi incompresi? Davvero dura. Moltheni non è un artista facile, ma a ben pensare neppure… difficile: fa canzoni con una discreta dose di pop - meno pop rispetto agli esordi, ma sempre in ambito pop siamo. Insomma, un artista accessibile ma nel contempo poco omaggiato dal successo rispetto alle sue reali potenzialità. Strano destino. Forse colpa del cantato in italiano, forse colpa di una voce che piace o non piace (non ci sono vie di mezzo), forse colpa di una proprietà di linguaggio che va oltre le solite rime e che rende il suo messaggio più ostico rispetto ad altri colleghi più ruffiani. Qui chiudiamo l’inciso iniziale – doveroso per tratteggiare un personaggio particolare nella scena underground italiana – e partiamo col parlare del nuovo album. “I segreti del corallo” è un disco in perfetta linea con le ultime produzioni di Moltheni, un disco arioso, visionario, curato. Non è un cd spietato come “Splendore Terrore”, anche se contiene pezzi estratti da quel lavoro - le bellissime “In Porpora” e “Suprema” – canzoni che anche in un nuovo contesto sanno ritagliarsi un loro spazio mantenendo intatta tutta la loro forza espressiva e tutta la loro bellezza. Prima parte che si apre ottimamente con l’autobiografica “Vita rubina” e che prosegue senza sbandare. Convincente anche il cosiddetto “lato B”, dal taglio più obliquo. Il cerchio si chiude alla perfezione con “L’attimo celeste (prima dell’apocalisse)”, un brano che ha un bell’incedere, con un testo tutt’altro che immediato e un arrangiamento ricco di sfumature. Poi è la volta di “Suprema” – qui riproposta con un “vestito” sonoro diverso, meno buia rispetto alla versione originale – e il finale è reale. In conclusione: un album di buon livello, fedele all’immaginario poetico e musicale descritto da Moltheni in questi ultimi anni. Un disco che ha qualcosa da dire e da raccontare e che non si perde in inutili virtuosismi o manierismi. Che peccato immaginarlo girare fra le solite mani, meriterebbe ben altri circuiti…

Se qualcuno desiderasse un preascolto prima di Venerdì prossimo, giorno dell'uscita: Beauty Lies In The Ear..