A loro Barack, a noi Walter. L'America è davvero un grande paese! Ma è grande soprattutto perchè a noi Silvio e a loro John. Queste alcune delle parole del senatore McCain a caldo, che probabilmente segnano la differenza fra loro e noi molto più di quelle di Obama:
«Ho avuto l'onore di congratularmi con il senatore Obama, che questa notte è diventato il nuovo presidente degli Stati Uniti»: con queste parole il candidato repubblicano, John McCain, ha salutato da Phoenix i suoi sostenitori. «Abbiamo lottato duramente e non ce l’abbiamo fatta, il fallimento è mio, non vostro», ha detto il senatore dell’Arizona John McCain, concedendo la vittoria all’avversario. «Ora bisogna rimettere in pista questo Paese», ha detto McCain, aggiungendo di non sapare «cosa avremmo potuto fare di più per vincere queste elezioni. Sono stati fatti degli errori e anche io ne ho commessi». McCain ha lodato «l'uomo che era il mio avversario e che ora sarà il mio presidente», chiedendo in più occasioni ai suoi sostenitori di non fischiarlo con un semplice «per piacere». Il senatore dell’Arizona ha sottolineato che Obama «ha raggiunto un grandioso risultato», per se stesso e per il Paese. «È naturale essere un po’ delusi», ha detto McCain. Sul palco di Phoenix il vetereano del Vietnam era accompagnato dalla moglie Cindy e dalla governatrice dell’Alaska Sarah Palin. McCain ha invitato i suoi sostenitori a «mettere da parte le divergenze e a lavorare insieme per rimettere in carreggiata il Paese».
«Ho avuto l'onore di congratularmi con il senatore Obama, che questa notte è diventato il nuovo presidente degli Stati Uniti»: con queste parole il candidato repubblicano, John McCain, ha salutato da Phoenix i suoi sostenitori. «Abbiamo lottato duramente e non ce l’abbiamo fatta, il fallimento è mio, non vostro», ha detto il senatore dell’Arizona John McCain, concedendo la vittoria all’avversario. «Ora bisogna rimettere in pista questo Paese», ha detto McCain, aggiungendo di non sapare «cosa avremmo potuto fare di più per vincere queste elezioni. Sono stati fatti degli errori e anche io ne ho commessi». McCain ha lodato «l'uomo che era il mio avversario e che ora sarà il mio presidente», chiedendo in più occasioni ai suoi sostenitori di non fischiarlo con un semplice «per piacere». Il senatore dell’Arizona ha sottolineato che Obama «ha raggiunto un grandioso risultato», per se stesso e per il Paese. «È naturale essere un po’ delusi», ha detto McCain. Sul palco di Phoenix il vetereano del Vietnam era accompagnato dalla moglie Cindy e dalla governatrice dell’Alaska Sarah Palin. McCain ha invitato i suoi sostenitori a «mettere da parte le divergenze e a lavorare insieme per rimettere in carreggiata il Paese».
Una grande lezione per noi italiani. A loro un nero a noi un nano (in tutti i sensi).. ladies and gentleman please give it up for the national anthem of the United States of America..
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