martedì 31 marzo 2009
Antony & The Johnsons, Ancona 28.03.09
Umberto da Silvia
lunedì 30 marzo 2009
Antony & The Johnsons - Vi Amo, Ancona + Antwerp Bootleg
domenica 29 marzo 2009
Vi Amo Ancona
MUSICA: ANTONY AND THE JOHNSONS, DEBUTTO TRIONFALE A ANCONA |
Band di culto apre tour italiano, 'qui siamo in paradiso' |
(ANSA) - ANCONA, 29 MAR - Debutto trionfale ieri sera ad Ancona per la parte italiano del tour europeo di Antony and the Johnsons, band di culto di New York. ''Siamo arrivati in paradiso'' ha detto il front man Antony Hegarty, mente, anima e voce ultraterrena del gruppo, per ringraziare il pubblico che ha riempito il Teatro delle Muse. In scaletta cavalli di battaglia e brani dell'ultimo album, The crying light. Alla fine quattro bis, tra cui un arpeggio improvvisato sulle parole ''Vi amo Ancona''. (ANSA). A domani per recensione e filmati ('Vi amo Ancona' inclusa). E' stata una gran serata davvero. Ormai non mi ricordo più nemmeno a quanti live di Antony ho assistito. Ognuno è diverso dall'altro, ma sempre di pari intensità ed emozione. E poi comunque proprio sotto casa mia, non l'avrei mai immaginato! :) Per ora la setlist: Where Is My Power? Her Eyes Are Underneath the Ground Epilepsy Is Dancing One Dove For Today I Am A Boy Kiss My Name Everglade Atrocities Another World Shake That Devil The Crying Light I Was Young When I Left Home (cover di Bob Dylan da 'Dark Was The Night') Fistful Of Love You Are My Sister Twilight Aeon BIS: I Fell In Love With A Dead Boy Cripple And The Starfish Hope There's Someone Vi Amo Ancona |
giovedì 26 marzo 2009
Il 2009 contro il suo passato (allo specchio)
mercoledì 25 marzo 2009
Benedetto, sedicesimo meno cazzate? Ovvero il mio Disco della Settimana (10)
martedì 24 marzo 2009
Emergenza stupri
venerdì 20 marzo 2009
Il mio disco della settimana (9)
1. Southern point
giovedì 19 marzo 2009
Live Broadcasts (The Hazards Of Love, Live @ NPR)
mercoledì 18 marzo 2009
Un pezzo clamoroso!
martedì 17 marzo 2009
Prosegue l'anno nefasto..
giovedì 12 marzo 2009
Il mio Disco della settimana (8)
lunedì 9 marzo 2009
La musica del 2009
venerdì 6 marzo 2009
Il mio disco della settimana (7)
BONNIE 'PRINCE' BILLY - Beware
ASIN: B001QIRSKA
Se penso che Will ed io siamo praticamente coetanei (5 giorni di differenza) mi prende un pò di sconforto. E' vero lui sembra mio padre ed io mi ritrovo, più o meno, con tutti i capelli ancora in testa, ma di fronte ai suoi 19 albums, collaborazioni con Tortoise e Matt Sweeney escluse, (+ una quarantina di EP) non mi è difficile constatare quanto io non abbia combinato un cazzo nella vita. Ok, torniamo a lui che è meglio. Dicevo della sua bulimia autorale che lo ha portato in soli 12 anni di carriera ad invadere gli scaffali delle discoteche (letteralmente parlando) come Will Oldham, Palace, Palace Brothers e Bonnie 'Prince' Billy (a proposito questi ultimi saranno nicknames o monikers? Solo Joyello potrebbe spiegarmelo!). La cosa strana però è che per lui quantità è un concetto che non inficia minimamente la qualità del prodotto. Puoi sempre contare sulla sua musica e sulle sue parole, non sono mai ne scontate ne paradossalmente eccessive e questa, perdonatemi, ma è una riflessione piuttosto oggettiva che va al di la dei gusti personali di chi vi scrive. Certo all'interno della sua incessante opera musicale ci sono delle vette e dei momenti di meno incisiva ispirazione, ma nulla mai al di sotto dell'eccellenza (e mi accorgo solo in questo momento che sto cominciando ad usare la parola 'eccellenza' con troppa facilità. Mi starò Bonolisizzando? Mah..). E 'Beware', da qualsiasi lato lo si voglia analizzare, non può non essere annoverato tra le vette di cui sopra. Certo anche lui, come un altro cantautore americano che io amo molto cioè Jason Molina (peraltro anche lui piuttosto bulimico e afflitto da sindrome multi-identitaria: Magnolia Electric Co., Songs Ohia, etc...), da qualche tempo ha decisamente imboccato la strada che io preferivo meno tra quelle che aveva lasciato presagire, quella cioè della classicità cantautorale made in USA (leggasi: contemporary country), però se i risultati sono questi, beh continui pure così! 'Beware' in un certo senso è la summa maxima di tutto ciò che finora Will ci ha proposto. Dentro ci trovi l'intimismo dark di 'I See A Darkness', certi sperimentalismi di 'Superwolf', l'intensità di 'Master And Everyone', il romanticismo di 'The Letting Go', eppure l'insieme suona piuttosto differente da ogni singola parte presa a se stante. E' un disco a tratti epico, pieno di strumentazione, di incedere decisamente maestoso, ricco di spunti ed idee che travalicano i confini del cantautorato country-folk. Proprio lui, a cui basterebbe solo una chitarra acustica e la sua voce vibrante per frantumare ogni cuore dell'emisfero occidentale, decide di aggiungere e non di togliere. Un'orgia sonora fatta di fiddle (il violino country), pedal steel, accordion, fiati, organo hammond, e una moltitudine di backing vocals che per una volta abbracciano voluttuosamente la sua prosa emozionale e a tratti pisocanalitica fino a rendere in un certo senso colma di speranza la sua abituale disperata rassegnazione. L'impatto è infatti quello di un disco solare, a tratti gioioso, nonostante al solito morte e dolore non sono avulse dalla narrazione. Io lo definirei un 'instant classic' proprio perchè risulta difficile trovargli una collocazione spazio-temporale. Ad ogni modo se anche voi, come me, avete uno scomparto semivuoto che stride con la restante confusione delle mensole che reggono il vostro archivio discografico e se in quello scomparto, anche voi, avete solo 'Nashville Skyline' di Bob Dylan, 'Songs Of Love And Hate' di Leonard Cohen e 'Harvest' di Neil Young perchè causa un certo pudore non avete avuto mai il coraggio di accostare un altro vinile a quei tre, beh 'Beware' potrebbe essere un'idea per cominciare a colmare quello spazio.
giovedì 5 marzo 2009
Live Broadcast (-23 all'alba)
mercoledì 4 marzo 2009
Live broadcast (Tante grazie al commercialista)
Questa la setlist..
Il mio disco della settimana (6)
AFTERHOURS Presentano - Il Paese E' Reale
01 Afterhours - Il paese è reale
02 Paolo Benvegnù - Io e il mio amore
03 Marco Parente - Da un momento all’altro
04 Dente - Beato me
05 Cesare Basile - Le canzoni dei cani
06 A Toys Orchestra feat. Luca D’Alberto - What you said
07 Reverendo - California
08 Calibro 35 - L’uomo dagli occhi di ghiaccio
09 Il teatro degli orrori - Refusenik
10 Roberto Angelini - Tempo e pace
11 Beatrice Antolini - Venetian hautboy
12 Zu - Maledetto sedicesimo
13 Zen Circus - Gente di merda
14 Marco Iacampo - Che bella carovana
15 Mariposa - Le cose come stanno
16 Settlefish - Catastrophy liars
17 Disco Drive - The giant
18 Marta sui tubi - Mercoledi
19 Amerigo Verardi + Marco Ancona - Mano nella mano
Probabilmente questo è il primo caso di un disco che mi piace come forma ancor più che come sostanza. E' il tentativo di un quattro luglio esponenziale nell'Italia musicale: indipendenti nella produzione, come nella distribuzione. Per questo vorrei che ottenesse risultati egregi, sebbene la scelta della FNAC, tagliando di netto la 'cinghia' della distribuzione, mi lasci un pò perplesso. Magari la prossima volta si potrebbe tentare con Mediaworld che mi sembra molto più presente capillarmente nel territorio nazionale (sempre che ne avesse voglia e comunione d'intenti). Sul contenuto invece mi risulta difficile una recensione organica, come per tutte le compilations in generale, visto che di una raccolta piuttosto disorganica si tratta. La qualità media è comunque decisamente alta con delle punte di vera eccellenza. Benvegnù, ad esempio, si conferma il cantautore numero 1 sulla piazza, sempre tagliente e lucido come una fucilata in pieno petto e l'analisi che fa del nostro paese è ancor più spietata e feroce di quella degli stessi Afterhours. Parente si propone con uno dei suoi downtempo pop a tinte surreali, la Antolini mette in cartellone un nuovo numero circense del suo personale freak show, gli Zu rispondono con un'invettiva antipapale alla loro maniera (potente, quadrata ed inesorabile) e Pipitone dei Marta sui Tubi sfoggia gli abituali virtuosisimi vocali sull'altrettanto abituale pop sghembo. L'insieme è una fototografia abbastanza lucida dei microcosmi che popolano il paese reale, permeati di rabbia, speranza, amore, indignazione, disillusione, tenerezza. Tutta roba reale insomma, di quella che il paese catodico a modulazione di frequenza, e perciò solo virtuale, non trova il tempo e la voglia di rappresentare. Ma adesso fai qualcosa che serve, che è anche per te se il tuo paese è una merda: http://www.fnac.it