AFTERHOURS Presentano - Il Paese E' Reale
01 Afterhours - Il paese è reale
02 Paolo Benvegnù - Io e il mio amore
03 Marco Parente - Da un momento all’altro
04 Dente - Beato me
05 Cesare Basile - Le canzoni dei cani
06 A Toys Orchestra feat. Luca D’Alberto - What you said
07 Reverendo - California
08 Calibro 35 - L’uomo dagli occhi di ghiaccio
09 Il teatro degli orrori - Refusenik
10 Roberto Angelini - Tempo e pace
11 Beatrice Antolini - Venetian hautboy
12 Zu - Maledetto sedicesimo
13 Zen Circus - Gente di merda
14 Marco Iacampo - Che bella carovana
15 Mariposa - Le cose come stanno
16 Settlefish - Catastrophy liars
17 Disco Drive - The giant
18 Marta sui tubi - Mercoledi
19 Amerigo Verardi + Marco Ancona - Mano nella mano
Probabilmente questo è il primo caso di un disco che mi piace come forma ancor più che come sostanza. E' il tentativo di un quattro luglio esponenziale nell'Italia musicale: indipendenti nella produzione, come nella distribuzione. Per questo vorrei che ottenesse risultati egregi, sebbene la scelta della FNAC, tagliando di netto la 'cinghia' della distribuzione, mi lasci un pò perplesso. Magari la prossima volta si potrebbe tentare con Mediaworld che mi sembra molto più presente capillarmente nel territorio nazionale (sempre che ne avesse voglia e comunione d'intenti). Sul contenuto invece mi risulta difficile una recensione organica, come per tutte le compilations in generale, visto che di una raccolta piuttosto disorganica si tratta. La qualità media è comunque decisamente alta con delle punte di vera eccellenza. Benvegnù, ad esempio, si conferma il cantautore numero 1 sulla piazza, sempre tagliente e lucido come una fucilata in pieno petto e l'analisi che fa del nostro paese è ancor più spietata e feroce di quella degli stessi Afterhours. Parente si propone con uno dei suoi downtempo pop a tinte surreali, la Antolini mette in cartellone un nuovo numero circense del suo personale freak show, gli Zu rispondono con un'invettiva antipapale alla loro maniera (potente, quadrata ed inesorabile) e Pipitone dei Marta sui Tubi sfoggia gli abituali virtuosisimi vocali sull'altrettanto abituale pop sghembo. L'insieme è una fototografia abbastanza lucida dei microcosmi che popolano il paese reale, permeati di rabbia, speranza, amore, indignazione, disillusione, tenerezza. Tutta roba reale insomma, di quella che il paese catodico a modulazione di frequenza, e perciò solo virtuale, non trova il tempo e la voglia di rappresentare. Ma adesso fai qualcosa che serve, che è anche per te se il tuo paese è una merda: http://www.fnac.it
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