2 - New York (Theme From New York) - Cat Power (da 'Jukebox'): Forse Cat riesce a dare il meglio di se stessa come autrice, eppure è già il secondo album di cover che ci propone e i risultati sono sempre nell'ordine dell'eccellenza. Come giudicare altrimenti il suo lavoro su questo pezzo arcinoto, per le interpretazioni di Frank Sinatra e Liza Minnelli? Andatura dinoccolata da blues polveroso e potente atmosfera on-the-road al limite della dissacrazione (almeno per un pezzo che si intitola 'New York'). Grandissima.
3 - Any More - Aaron Thomas (da 'Follow The Elephants'): Aaron Thomas è un cantautore esordiente nato in Australia e residente in Spagna, dopo anni di girovagare vario. Il suo cosmopolitismo è evidente nella sua musica, ma non ne rappresenta la discriminante principale ed il suo è un folk orchestrale alla Vetiver o alla Elvis Perkins caratterizzato però dalla una vocalità davvero splendida che a tratti (credetemi!) richiama quella, forse insuperabile, di Jeff Buckley. 'Any More' è una deliziosa marcetta da orchestrina folk con un incedere un pò zingaresco alla Beirut. Coinvolgente.
4 - Private Dancer - Little Annie con Paul Wallfisch (da 'When Good Things Happen To Bad Pianos'): Altro album di cover seppure con un'anima musicale molto differente da quella di Cat Power. Non è più Antony a produrla e allora Annie si lascia alle spalle gli abituali lieder pianistici a tinte depressivo - malinconiche per delle interpretazioni - divagazioni squisitamente sgangherate da fumosi bar della provincia americana. Una sorta di Tom Waits in gonnella, di quando nei '70 Tom Waits cantava: "E' il piano ad essere ubriaco, non io..". In questo senso la sua versione di 'Private Dancer' sovrasta nettamente quella originale di Tina Turner con quella sua aria malandata e vagamente circense. Irresistibile.
5 - A Compass Of The Light - Baby Dee (da 'Safe Inside The Day'): L'ultimo gioiellino scritto, suonato e cantato da Baby Dee rischia seriamente di farla uscire dalla comoda nicchia di Artista cult, pur non negandone comunque lo stato di Artista cool. 'A Compass Of Light' è forse l'anello di congiunzione fra la sua produzione precedente, caratterizzata da intimistiche ballads al pianoforte, e la teatralità sghemba da cabaret gotico-grottesco che pervade 'Safe Inside the Day' ed è una canzone di chiaroscuri delicati pur nella sua forte solennità. Commovente.
6 - Under Pressure - Xiu Xiu con Michael Gira (da 'Women As Lovers'): Altra cover, ma anche altra bella destrutturazione musicale. Eppure delle tre, almeno inizialmente, sembrerebbero proprio gli Xiu Xiu, destrutturatori per antonomasia, a trattare con maggior rispetto la versione originale del pezzo (dei Queen e David Bowie). Poi però in un battibaleno ecco che la canzone "viene posseduta da un demone belluino e brutale che la scaraventa tra gli inferi urlanti di sassofoni maldestri e guaiti impertinenti" (citazione perfetta da Joyello - Fard-Rock Blog) e allora ci si accorge che se 'Women As Lovers' è il primo vero e proprio disco di musica leggera (in tutti i sensi) degli Xiu Xiu, la leggerezza può essere solo forma e non anche sostanza. Celebrali.
7 - Best For Last - Adele (da '19'): Prendete Amy Winehouse, lasciategli il suo dinoccolato e svagato incedere carribean-cockney da South London, ma ammantatela con una veste decisamente politically correct. Fatto? Bene ora cancellategli gli schiribizzi Ronsoniani da Motown Records e sostituiteli con atmosfere jazzy-chic degne della più raffinata Blue Note Records. Fatto? Bene allora vi trovate davanti a '19', il primo disco di Adele che con le debite proporzioni sta a Etta James come 'Back To Black' stava alle Supremes. 'Best For Last' è una canzone che si sviluppa su un copione di sola voce e contrabbasso per poi aprirsi ad ogni inciso in un accattivante soul-gospel orchestrato ad ammiccare verso le charts. Promettentissima.