giovedì 13 maggio 2010

L'amore ai tempi del principe

Da un po di tempo sono in fissa con Oldham ed è una cosa che mi capita periodicamente, ma anche con una certa frequenza. Mi hanno fatto pensare qualche tempo fa le parole di borguez, in genere sempre ben misurate e calibrate, sul fatto di essere noi dei privilegiati perchè contemporanei di Callahan e dello stesso Oldham, come se le generazioni future potessero arrivare quasi ad invidiarci per il nostro esserci alle loro uscite discografiche e ai loro concerti. Non so se sarà davvero così, anzi probabilmente credo proprio di no, ma forse qualcuno fra 20, 30 o 40 anni ascoltando una delle tante perle del nostro calvobarbuto preferito penserà che l'amore doveva essere stato davvero bello ai tempi di Will Oldham! Sicuramente lui è il più grande cantore vivente dell'amore, su questo non ci sono dubbi. Dunque ho provato l'impossibile impresa di una retrospettiva di 80 minuti (quelli canonici di un singolo CD) per permettere chi magari non è conscio della fortuna di cui parlava borguez comunque di tentare un approccio con le canzoni del principe. Ho scritto 'impossibile' sia per la sua gigantesca e polimorfa discografia in continua evoluzione, sia perchè ad ogni pezzo che sceglievo su un album ce n'erano almeno altri 2 o 3 che mi doleva il cuore lasciare fuori. Ho lasciato poi perdere tutto il repertorio pre-bonniano (quello a nome Palace, Palace Brothers, Palace Music e Will Oldham) se si esclude una delle due ghost tracks ed ho poi privilegiato alcune collaborazioni significative, cercando sempre di attenermi al tema principale cioè l'amore. L'amore e tutti i suoi derivati, piacevoli o spiacevoli. Perchè lui a volte prende le sembianze di uccello, lupo o pesce, ma sempre all'amore, croce e delizia delle nostre esistenze, infine si giunge. Poi il principe secondo me avrebbe bisogno sempre del testo a fronte per essere pienamente gustato che se il folk è un genere già di per se piuttosto verboso, lui spesso straripa in queste cose e le parole quasi sempre risultano importanti più di tutto, più delle melodie, più del fingerpicking, più del fiddle, dell'accordion e degli arrangiamenti, in generale e ancor più della stessa sua voce vibrante che si spezza commovente. Ho messo una frase sulla cover di questa retrospettiva, presa da un pezzo contenuto nella stessa e potremo prendere come metro di paragone 'Il cielo in una stanza' di Paoli, che il tema è esattamente lo stesso. Oldham però sta facendo l'amore con la sua donna e nella stanza appaiono le stelle come fosse anche li il cielo con 'le nubi che fanno rumore' e 'le costellazioni che sembrano atteggiarsi in pose erotiche'. Non c'è traccia del sogno e dell'idealizzazione del cielo in una stanza, il principe è soprattutto un peccatore carnale e non è affatto un poeta, ma un cantore dell'amore. Tanto che i Numero6 gli fanno cantare in italiano (pezzo anche questo incluso nella retrospettiva): "Io non faccio poesia, verticalizzo e bado al sodo". Molto azzeccato direi! Ad ogni modo tutto questo verboso preambolo (decisamente bonniano però) per dire che oltre al file musicale ho preparato anche un booklet in pdf con tutti i testi di quello che chi vorrà potrà andarsi ad ascoltare o più probabilmente spero solo a riascoltare. Dunque ecco qua e con la certezza che molti tra cui naturalmente Feelglass noteranno diverse mancanze, ma la qualità del repertorio tutto è eccelsa e i minuti sono solo 80! :)


A Minor Place
(da 'I See A Darkness', 1998)
Love Comes To Me
(da 'The Letting Go', 2006)
Heart's Arms
(da 'Beware', 2009)
Is It The Sea?
(con Harem Scarem & Alex Neilson)
(da 'Is It The Sea?'', 2008)
One With The Birds
(da 'Dream Of A Drunk Black Southern Eagle', 1999)
So Everyone
(da 'Lie Down In The Light', 2008)
I See A Darkness
(con Johnny Cash)
(da 'American III: Solitary Man', 2000)
My Home Is The Sea
(con Matt Sweeney)
(da 'Superwolf', 2005)
You Will Miss Me When I Burn
(da 'Bonnie Prince Billy Sings Greatest Palace Music', 2004)
Rider
(da 'Funtown Comedown', 2009)
Da Piccolissimi Pezzi
(con i Numero6)
(da 'Quando Arriva La Gente Si Sente Meglio' EP, 2008)
Agnes
(da 'Agnes, Queen Of Sorrow' EP, 2004)
Master And Everyone
(da 'Master And Everyone', 2003)
Without You
(con Susanna & The Magical Orchestra)
(da 'Flower Of Evil', 2008)
Grand Dark Feeling Of Emptiness
(da 'Ease Down The Road', 2001)
Calvary Cross
(con i Tortoise)
(da 'The Brave And The Bold', 2006)
That's What Our Love Is
(da 'The Wonder Show Of The World', 2010)

GHOST TRACKS:
You Will Miss Me When I Burn
(Original Version, 1994)
I See A Darkness
(con Harem Scarem & Alex Neilson)
(Inedito, 2008)

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rar pass: almostblue

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3 commenti:

Anonimo ha detto...

http://stupidd.blogspot.com/2008/08/will-oldham-discography-rarities.html

Anonimo ha detto...

In pratica conosco solo Ease Down the Road e non ho mai approfondito. Grazie :)

Anonimo ha detto...

mi ha fatto piacere leggere del tuo ragionamento ed esser stato fonte di un pensiero generativo.
proverò a farmi sorprendere dalla playlist. conosco i brani, ma la consequenzialità può avere risvolti nuovi.
ho pure provato a far ripartire un altro ragionamento sul mio blog. non so se sono giunto da qualche parte, ma ci ho provato.
e ti ho pure sottoposto una questione ed un omaggio.
buon fine settimana a te