mercoledì 30 giugno 2010

11/10/2010

Antony & The Johnsons - Swanlights



1. Everything Is New
2. The Great White Ocean
3. Ghost
4. I’m In Love
5. Violetta
6. Swanlights
7. The Spirit Was Gone
8. Thank You For Your Love
9. *Fletta (feat. Bjork)
10. Salt Silver Oxygen
11. Christina’s Farm

*Fletta (feat. Bjork) solo nell'edizione senza libro. A me sembra un controsenso, che casomai la bonus track dovrebbe stare nella special edition. Ma a lui perdoniamo (quasi) tutto!

Da www.antonyandthejohnsons.com:

Antony and the Johnsons will release their new album, “Swanlights”, on October 11th in the UK & EUR via Rough Trade and October 12th in North America via Secretly Canadian. Abrams Image will simultaneously release a special edition of “Swanlights” which will include the CD inside a 144-page hard cover book containing Antony’s paintings, collages, photography and writing. The album only version of “Swanlights” on Secretly Canadian & Rough Trade will include the song “Flétta”, a duet with Björk. The album and book are a continuation of Antony’s work exploring his connection to the natural world.
While “I Am a Bird Now” is compelling in its vulnerability and “The Crying Light” is a masterpiece of austerity, “Swanlights” may be Antony's most wide-rangingly emotional work to date. It is a record that is at moments heartbreakingly tender, and at other times has a joyful gleam to its teeth. Unlike previous work, which was often quite sparsely voiced, on “Swanlights” the vines in the garden are overgrown and the sound palette has become more exotic; strange percussive elements, John Cale-esque string drones, heavily distorted guitars and symphonic winds and strings thread the song cycle together.
“Everything is New” opens the album with a newborn piano melody that quickly gathers in momentum and excitement. Strings and bursts of percussion carry the song forward in a feral cacophony of sound. Later on the album, the title track “Swanlights” finds us navigating a primordial and hallucinatory world of hazy guitar tones. The enigmatic layered melody of “Swanlights” emerges from a glistening soundscape. A central image on the album, Antony explains what he means by the word “Swanlights”: ”It's the reflection of light on the surface of the water at night. It’s the moment when a spirit jumps out of a body and turns into a violet ghost.” On “Thank You For Your Love”, Antony expresses a soul-infused sentiment of gratitude, but the song progresses into urgency, leaving behind the 4/4 rhythmic structure and breaking into an emotional gallop that reveals an underlying pathos.
The “Swanlights” book is a collection of thought-provoking paintings, drawings, collages, photography, and writings. Dreamlike and often bleakly environmental, Antony depicts a natural and spiritual world under siege. Much of the work aches with a forlorn romanticism. In some pieces, the artist draws together fragments of the past, the present and the future to create a ghostly sense of omniscience. One image features a portrait of the artist with his great grandmother’s face projected upon his own, creating a ricochet through time and genealogy. Found images of natural landscapes are stained with scrawls of ink, indicating invisible presence and movement. Some pieces are more conceptual; in “Cut Away The Bad”, the artist removes corrupted elements in an attempt to restore balance. In pieces like “I Want To Help” Antony sews a torn landscape back together with a magical intent.
Music and visual art intersect in these two presentations of “Swanlights” to create an arresting vision of the world through the artist’s eyes.

(Almost) Blue

Avevo pensato per l'estate ad una compilation tematica sulla parola 'bird', ma complice anche la fantastica puntata di ieri sera di Moby Dick con scaletta tutta di canzoni con invece 'blue' nel titolo e con annesse richieste di compilation tematica in questo senso, ho cambiato target. La scaletta di ieri serà l'ho riveduta e corretta, soprattutto nel senso di aggiungere qualcos'altro che c'era nel mio iPod e naturalmente escludendo 'blu' e 'blues' che altrimenti sarebbe stato troppo facile. Ad ogni modo non è esattamente un ascolto fresco fresco, allegro allegro, estivo estivo, seppure di grande musica sempre si tratti e l'unica controindicazione è che se qualcuno si trovasse momentaneamente in una fase 'blue', ecco, difficilmente riuscirà a risollevarsi con questa compilation! :) Ma bando alle ciancie..


Tracklist:

01. Blue - JONI MITCHELL
02. Almost Blue - ELVIS COSTELLO
03. Pale Blue Eyes - THE VELVET UNDERGROUND
04. Words Tangled In Blue - BARZIN
05. Little Girl Blue - NINA SIMONE
06. Came Blue - SMOG (Bill Callahan)
07. Famous Blue Raincoat - LEONARD COHEN
08. Blue Moon - BILLIE HOLIDAY
09. Blue Christmas - SCOTT MATTHEW
10. Way To Blue - NICK DRAKE
11. Black And Blue - THE CZARS (John Grant)
12. Tangled Up In Blue - BOB DYLAN
13. Blue In Green - MILES DAVIS & JOHN COLTRANE
14. Blue Valentines - TOM WAITS
15. Little Blue Eyes - PALACE MUSIC (Bonnie 'Prince' Billy)
16. Blue Angel - ANTONY AND THE JOHNSONS

Bonus:

17. Blue - CAT POWER
18. Almost Blue (Live) - CHET BAKER

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martedì 29 giugno 2010

John Grant - Live @ Strand (23.06.2010)

Concerto me-ra-vi-glio-so di John Grant in Svezia tenuto la settimana scorsa. Qualità audio eccelsa dato che l'ho rippato direttamente da una radio svedese e qualità del contenuto musicale ancora più eccelsa!!! 9/12 dell'album + le mie due canzoni preferite dei The Czars (Drug e LOS) + un inedito che sarà nel prossimo album (che richiama mooooolto 'Vibrate' di Rufus Wainwright) + 'Fireflies' che è uno dei 4 pezzi contenuto nel secondo CD della special edition di 'Queen of Denmark' e che quindi per molti di voi potrebbe essere come una sorta d'inedito (e lo sarebbe stato anche per me dato che l'ho comprato in vinile se non ci fosse stato il mio carissimo upgrade2afterlife che non smetterò mai di ringraziare! :D).


Setlist:

Drug
TC & Honeybear
Where Dreams Go To Die
Sigourney Weaver
Marz
Chicken Bones
Silver Platter Club
You Don't Have To
Queen Of Denmark
It's Easier
Jesus Hates Faggots

Encores:

LOS
Fireflies

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Fermatela! Abbattetela! Disintegratela!

No, non si fa così! Ma sta Iezza si prendesse la sorella ed entrambe andassero a bailar e a distruggere qualche canzone della Ciccone, cazzo! Non si rovina così un capolavoro! Vergogna!!!! ;)

lunedì 28 giugno 2010

Returnal

No, non sono diventato improvvisamente un fan dell'hypnagogic pop e l'unico motivo per cui è apparso fra i miei ultimi ascolti il nuovo lavoro di Daniel Lopatin (Oneohtrix Point Never) è che fra un mese circa uscirà un 7" della title track (Returnal) il cui lato A vedrà la reinterpretazione di Christian Fennesz e il lato B invece un'altra reinterpretazione questa volta invece ad opera del nostro Antony. E dunque mi debbo documentare preventivamente! :)

venerdì 25 giugno 2010

Vuvuzelas



Sapete da dove vengono le Vuvuzelas???


E c'è chi ci soffia dentro per 90 minuti! :)

mercoledì 23 giugno 2010

O voi, amanti delle cover fatte da Peter Gabriel :)

Questa, nuovissima, effettivamente si salva solo per le finalità benefiche dell'operazione. Lo zio Tom non si coverizza!!!!!!!!!!!!!!! Giammai!!! :)

Peter Gabriel » Tom Waits from The Voice Project on Vimeo.

martedì 22 giugno 2010

Le pagelle del primo semestre (Finale)

Le ultime pagelle sono per i capo classe, ma che dico.. per i rappresentanti d'istituto! :) quelli cioè che se fossero stati vecchi vinili (ma in realtà di due ho comprato anche il vinile d'importazione, ma non ho dove farlo girare!) sarebbero già gracchianti e consumati dalla puntina, dunque quelli che valuterei.. fra l'ottimo e l'imprescindibbbile!! :)
Ma prima il riassunto omnicomprensivo in musica (praticamente tutti i 20 brani che ho linkato dal tubo) e va da se che chi avesse scaricato le precedenti compilations mensili li ha già tutti, anche se non ricompresi e miscelati in un unico potenziale CD :D).

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#3. Sam Amidon. I See The Sign


(Prendete un folk singer di quelli rigorosi ed ortodossi, poi mettetelo nelle mani di un compositore ed arrangiatore folle, sebbene non olandese -vero faseREM? ;)- e il risultato è qualcosa di sublime. Le orchestrazioni al limite del bislacco di Muhly infatti non appesantiscono ne rendono melensa e ridondante la scrittura di Amidon proprio perchè di suo è praticamente priva di linee melodiche. Un piccolo gioiello che presto sarà annoverato fra i classici!)


#2. Inlets. Inter Ambiter


(Opera prima ma già pienamente compiuta per questo giovane cantautore di Brooklyn di cui sono certo sentiremo parlare molto in futuro. Sicuramente la più grossa sorpresa musicale del primo semestre! La cosa che ti colpisce ascoltando questo disco e che nonostante è facile riconoscerci un mare di citazioni ed ispirazioni -dai Grizzly Bear a Rufus Wainwright, dai Radiohead ai Dirty Projectors, ma potrei continuare- alla fine ci si rende conto di come sia comunque un ascolto originale ed unico! Davvero eccelso! :D)


e last but not least, ma non credo qualcuno nutrisse dubbi in merito circa quale disco si trattasse..

#1. John Grant. Queen Of Denmark


(La Bella Union quest'anno non ha sbagliato un colpo, su questo siamo tutti d'accordo. Ma chi poteva aspettarsi un diamante splendente come questo? Io personalmente ero già rassegnato a non ascoltare più la sua fantastica voce, perchè dopo lo scioglimento dei The Czars sapevo che Grant era in una fase di depressione tendente all'autodistruzione, dunque 1000 grazie ai Midlake per avergli salvato la vita e a John Grant per queste meravigliose canzoni. Credo che il disco contenga almeno 6 o 7 potenziali singoli che in un mondo perfetto sarebbero in rotazione su tutte le radio, ma non essendo così temo che debba semplicemente accontentarsi di essere al #1 su almostblueinreverse! :D)


P.S.: Sempre nei commenti i links di questi 3 ultimi dischi..

lunedì 21 giugno 2010

Le pagelle del primo semestre (Parte 4)

E così siamo giunti in zona secchioni, quelli cioè che sono sempre preparati e anche quando il compito in classe non va in modo straottimo si prendono comunque un bel voto dal prof. e che quindi valuterei ..quelli che se anche facessero un disco solo voce e vuvuzelas sarebbero comunque sempre i cocchi del prof!! :)

#7. The National. High Violet


(Dite che 'High Violet' è un passo indietro rispetto a 'The Boxer'? Mah, chissà.. se anche fosse però questo rimane un album comunque fondamentale per i Dessner. Coniugare qualità e potenzialità commerciale non è affatto esercizio semplice e però a loro è riuscito davvero tremendamente facile..)


#6. Shearwater. The Golden Archipelago


(Il capitolo finale della trilogia naturalista di Meiburg non delude le attese, seppure non raggiunga le vette di 'Rook' e in parte anche di 'Palo Santo'. Manca l'incanto paesaggistico e l'ineluttabilità della catastrofe imminente, suggestioni che in precedenza invece erano stati messe in musica direi in modo magistrale. Ma questo è comunque un viaggio verso meraviglie musicali ancora inesplorate. Da National Geographic! :D)



#5. Bonnie 'Prince' Billy & The Cairo Gang. The Wonder Show Of The World


(Il 'principe' è una fede e non si discute mai, neanche quando ci sforna un disco, soltanto all'apparenza, più dimesso del solito. Il fatto è che chi altri è in grado di coniugare in questi affreschi un po alla Raymond Carver ironia e sentimento, carezze e sferzate, quotidianità ed eternità imperiture? No, non c'è nessun altro! E in attesa per il secondo semestre della sua nuova collaborazione con Matt Sweeney eccolo ancora fra i primi della classe! :D)


#4. Johnny Cash. American VI: Ain't No Grave


(Già il fatto di sapere che queste sono le ultime canzoni in assoluto che potremo mai ascoltare da parte di uno dei più grandi cantanti della storia della musica leggera basterebbe a commuoverci. Se a questo aggiungiamo la sua voce sofferente, ma evocativa quanto forse mai in precedenza, non è possibile non inserire questo disco fra le uscite più significative dell'anno. Lunga vita all'uomo in nero!)


E dunque ne mancano ancora tre, sebbene i più assidui fra i frequentatori del blog ormai non dovrebbero avere soverchi problemi per individuare di quali dischi si tratta, altrimenti vi toccherà aspettare fino a domani.. P.S.: Sempre nei commenti i links..

venerdì 18 giugno 2010

Le pagelle del primo semestre (Parte 2)

Continuo il pagellone, che poi però concluderò solo la settimana prossima, proseguendo coi dischi che valuterei ..tra lo strano ma forte e il forte ma strano! :)

#16. Lone Wolf. The Devil And I


(Prendi un folk singer, combinagli un tete a tete col diavolo in persona e poi non stupirti della sua crisi d'identità con tanto di moniker nuovo di zecca e decisa virata verso territori pop. Ma la Bella Union, segnatevi il nome di questa label che la ritroveremo ancora e più volte nelle posizioni alte della classe, ci ha visto giusto di nuovo. Gradevolissimo!)


#15. Beach House. Teen Dream


(Un lui, una lei, una chiesa sconsacrata, una batteria, una chitarra e tonnellate di armamentario elettronico. Praticamente un sogno adolescenziale di melodie stratificate ed armonie meccaniche. Per viaggiare pur restando fermi dove siete..)



#14. Jeffrey 'Luck' Lucas. The Lion's Jaw


(Terzo disco per questo cantautore, arrangiatore e violoncellista, fra gli artisti più sottovalutati al mondo, a mio parere. Confessioni da bar a tinte oscure in una sorta di limbo musicale che richiama da molto vicino Bill Callahan, il Nick Cave introspettivo e Willard Grant Conspiracy. Irresistibilmente meditabondo!)


#13. Joanna Newsom. Have One On Me


(Qui eviterei proprio ogni commento, tanto basta fare una ricerchina su google per leggere tutto il bene, ma anche tutto il male possibile su questo disco. Io faccio parte dei primi, naturalmente :D)


#12. The Black Keys. Brothers


(Qui invece occorre più o meno attenermi a quanto detto su Peter Gabriel. Sono cosciente che oggettivamente c'è di meglio in giro, ma Auerbach & co con la formula del loro blues/southern rock da nuovo millennio ormai perfettamente affinata, li trovo irresistibilmente ammalianti! :D)

P.S.: Sempre nei commenti i links..

Le pagelle del primo semestre (Parte 1)

Avendo cambiato l'iPod in corso d'opera, non mi è possibile, come al solito, utilizzare il contatore degli ascolti per orientarmi sui dischi maggiormente rotati (non arrotati!) per stilare una ipotetica chart list. Ma ormai metà anno ce l'abbiamo alle spalle e sarebbe comunque tempo di pagelle, ma senza esami di riparazione, anche perchè mi interessa valutare solo i promossi a pieni voti, seppur con diverse sfumature. Comincerei quindi il countdown con i dischi che valuterei ..tra lo strano forte e il buono! :)

#20. Peter Gabriel. Scratch My Back


(Ditene pure ciò che volete.. tipo disco di cover inutile, pretenzioso, pretestuoso, scialbo, monocorde, con versioni tutte peggiori delle originali e altro ancora.. ma farsi 'cullare' dalla sua vociona sopra un'orchestra sinfonica è stata per me una delle esperienze musicali più rilassanti di questi ultimi mesi caratterzzati altrimenti da stress continuo!!!) :)


#19. The Irrepressibles. Mirror Mirrow


(Eccessivo, barocco, magniloquente, geniale, melodrammatico.. la cosa più vicina all'omonimo album d'esordio di Antony & The Johnsons che abbia mai ascoltato!)



#18. Elva Snow. Elva Snow


(Consigliato vivamente a coloro che credevano Scott Matthew fosse solo uno scassaballe e depresso cantante di ninne nanne e 'frociate' varie dalla voce insopportabile) :)


#17. Xiu Xiu. Dear God I Hate Myself


(Oddio qui cosa dico? Jamie Stewart è depresso, gay e con una voce che molti trovano effettivamente insopportabile!!! :) Però in questo disco c'è almeno il tentativo di voler essere un po più apprezzato dalle masse e dalle massaie! Elettronica da videogames e tematiche un po meno cupe seppur sempre sul nichilismo andante, ma qualsiasi cosa faccia io mi ritrovo sempre grato ed entusiasta!)


P.S.: Nei commenti i links degli album del mio pagellone e al termine del countdown, la compilation con tutte le canzoni dei filmati youtube!

mercoledì 16 giugno 2010

Sul soffocare


Non sono passati nemmeno 6 mesi dalla sua morte che ecco arrivare la prima ristampa postuma di un disco di Chesnutt. Questo tipo di operazioni mi lasciano sempre un po perplesso, nella fattispecie poi perchè si tratta dell'unico suo album uscito per una major e la cui ristampa fra le molte possibili è forse quella meno necessaria, se non artisticamente parlando almeno a livello di collezionismo. 'About To Choke' del 1996 (letteralmente 'Sul Soffocare') è ad ogni modo forse, e qui mi sbilancio, il suo miglior album pre Constellation Records. Disco intimista e prevalentemente acustico, dove però non mancano alcune folgorazioni di puro rock e qualche accenno vagamente psych. Tutto sommato perfetto per far risaltare con anche una certa violenza le liriche intrise di poesia in cui si alternano, al solito, disperato cinismo e delicati affreschi. Dalla dolcezza pianistica di 'Myrtle' fino alla crudezza rock di 'Giant Sand' qui c'è tutto il Chesnutt più autentico. E siccome però queste operazioni a me non piacciono, nei commenti troverete i links per scaricarvelo loseless (senza nemmeno la compressione mp3), perchè in fondo allora preferisco il disco tributo, con tutte sue cover, che stanno preparando i Cowboy Junkies le cui finalità le trovo onestamente più sincere e meno orientate alla mera pecunia. Esattamente cioè come era Vic.

Il record mondiale di 'esattamente' in 5 minuti

Speravo non ci fossero richieste per riascoltare la 'meravigliosa pantomima' (come l'ha definita poi Silvia) andata in onda ieri sera su Radio2 e invece ho la mailbox mezza piena in tal senso! Crudeli che siete! ;) Ora mi chiamerà anche la Perego per lo Show dei Record, che credo di poter entrare a pieno titolo nel guinness dei primati per il numero di volte (credo 18) in cui ho pronunciato la parola 'esattamente' in soli 5 minuti. Mi consolo però per aver finalmente vinto il capo di vestiario feticcio dell'estate 2010 (ma non sono stato l'unico di quelli che frequentano abitualmente il blog a vincere ieri :D), anche se come capirete la domanda a cui si doveva rispondere per vincere era stata diciamo più o meno concordata nei giorni scorsi, per cui avete presente quello spot che fa: "Ti piace vincere facile?" :)

martedì 15 giugno 2010

Mark Lanegan, acoustic tour, Glasgow 26.04.10

Fantastica performance immortalata in un bootleg di eccellente qualità audio. Lanegan al suo meglio e completamente in acustico! :)


01 [03:39] When Your Number Isn't Up
02 [03:44] One Way Street
03 [03:10] No Easy Action
04 [01:57] Miracle
05 [03:28] The River Rise
06 [03:23] Shanty Man's Life
07 [02:52] Like Little Willie John
08 [03:09] Don't Forget Me
09 [02:57] where the twain shall meet
10 [03:03] Message To Mine
11 [03:06] Can't Catch The Train
12 [02:48] Mirrored
13 [03:44] Resurrection Song
14 [04:14] The Harp
15 [04:17] One Hundred Days
16 [02:21] On Jesus' Program
17 [01:26] encore applause
18 [03:59] Misirlou
19 [05:13] Traveler
20 [01:26] Bombed
21 [03:25] Wild Flowers
22 [04:33] Hangin' Tree


lunedì 14 giugno 2010

Canzone d'ammmore!

Confesso che nessun'album nuovo, anche di quelli che vi avevo elencato pure oggettivamente e/o soggettivamente gradevole, mi prende a tal punto da ispirarmi una recensione. Quindi stamattina vi beccate invece la mia seconda canzone preferita dell'anno (dietro a 'Marz' di John Grant), live con Emmett Kelly (aka The Cairo Gang) e Susanna Wallumrod (Susanna & The Magical Orchestra). "L'odore della tua 'cosa' sui miei baffi o risolvere insieme ed in silenzio un cruciverba". Complicità sessuale e intellettuale. Cos'altro chiedere a una storia d'amore?

lunedì 7 giugno 2010

Recensione su richiesta..


Cliccando sull'immagine (uno screen capture degli ultimi dischi caricati nel mio iPod) per ingrandirla, vi proporrei di segnalarmi se fra queste ultime uscite ve ne fosse qualcuna su cui gradireste qualche parolina da parte mia. Io un'idea ce l'avrei, ma lascio un paio di giorni per farmi sapere se desiderate approfondire qualcun'altro di questi dischi in particolare! Questo blog è democrazia diretta musicale (altro che i soviet!) :)

sabato 5 giugno 2010

Postrockando

Tempo fa vi parlai della mia fase postrock soprattutto direi Constellation Records (ma anche altre cose come Mogwai, Explosion In The Sky, i primi Sigur Ròs, Tortoise e altre band ancora). Dunque se anche voi aveste avuto questo genere di 'fissa' in un certo periodo della vostra vita non perdetevi per nessuna ragione lo speciale post-rock di Moby Dick di lunedì 7 giugno (fra due giorni). Ore 21:00 Rai RadioDue, a fianco di Silvia Boschero ci sarà Moltheni (che oltre ad essere un eccelso cantautore è anche uno dei più grandi conoscitori musicali tout-court di questo paese). Ci sarà da ascoltare grande musica e sicuramente anche da imparare qualcosa! Imperdibbbbbile (con 5 'b')!

martedì 1 giugno 2010

I vespri serali

Questo è credo il più bel periodo dell'anno e la penso così fin da piccolo. Ho sempre amato, fra la fine di maggio e l'inizio di giugno, specialmente le ore che fanno transitare il tardo pomeriggio nella prima sera. Diciamo l'intervallo di tempo fra le 20 e le 21 in cui il sole in lontananza ci saluta promettendoci nuove meraviglie nel giorno che verrà e lanciando i suoi riflessi luccicanti sulla superfice marina calma e appena ombrata di quel blu notte che sta per arrivare. Ogni tanto in questo periodo mi prendo una serata per passeggiare solitario per le spiagge frastagliate sotto il Conero ed è davvero una cosa tonificante, più per lo spirito che per il corpo a dire il vero. Certo per rendere tutto perfetto serve un sottofondo adeguato che in questo 2010 mi arriva dal primo disco di Redhooker, dal titolo perfetto di 'Vespers' (nella colonnina a destra anche un link per chi volesse provarlo).
Redhooker è in realtà Stephen Griesgraber il chitarrista dei Johnsons di Antony, di prima che entrasse nella band Rob Moose, ma ad ascoltare l'album non lo diresti. Tranne un paio di sporadiche eccezioni infatti la chitarra rimane un elemento marginale rispetto al cuore pulsante della musica avvolgente di questo lavoro che rimanda invece (e non solo per il suo essere solo strumentale) a certe atmosfere dei Clogs e dei Balmorhea per l'uso del trio d'archi (capitanati dal violino di Maxim Moston, tanto per restare nei Johnsons) e del clarinetto. E' musica estraniante nel suo portarti in un universo ovattato e sognante, cancellando ogni traccia della frenesia dalle nostre vite di formiche impazzite in un mondo ancor più pazzo. Perfetto per l'appunto nelle passeggiate preserali di questo scorcio di fine primavera.