Posizione numero 9 per Shara Warden, una che seguo fin dai suoi esordi e che è giunta al suo secondo album ufficiale (il terzo considerando un disco di remix). Talento strabordante e spiccata originalità musicale per un lavoro decisamente raffinato e complesso che non ha affatto deluso le attese.
#9
MY BRIGHTEST DIAMOND - A Thousand Shark's Teeth
Original Release Date: 2008
Number of Discs: 1
Label: Asthmatic Kitty
GENRE: Indie-folk; Chamber-pop
Inside A Boy
The Ice & The Storm
If I Were Queen
Apples
From The Top Of The World
Black & Costaud
To Pluto's Moon
Bass Player
Goodbye Forever
Like A Sieve
The Brightest Diamond
(se ti piace anche Kate Bush, Joan As Policewoman, Portishead)
recensione IL POPOLO DEL BLUES.COM
Secondo album per la New Yorkese trentaquattrenne Shara Worden sotto lo pseudonimo di My Brightest Diamond. Figlia di artisti girovaghi, dopo una prima fase con la sua band Awry, Shara è entrata a far parte della band di Sufjan Stevens, con cui ha condiviso i palchi del mondo per un paio d'anni, per tornare nel 2006 a dedicarsi alla sua musica con "Bring Me The Workhorse", primo album a firma My Brightest Diamond. Con la sua voce elegante, perfettamente intonata, da musicista di formazione classica (diplomata in canto lirico alla University of North Texas), che si destreggia tra le evoluzioni di sinuose linee melodiche, Shara conferma con A thousand Shark's Teeth il suo grande talento. Fin dall'esordio paragonata alla musica di Portishead, Pj Harvey, a volte Bjork, Shara sa giocare in questo album con la voce (come in If I were a Queen) ma anche con elaborati arrangiamenti che coinvolgono un'ampia gamma di musicisti (Black And Costaud). Vuoi per lo stile vocale, vuoi per la scrittura eterea e sospesa, Shara si muove su una sottile linea di confine tra indie folk, pop, e trip-hop (come sulla ottima To Pluto's Moon). Partendo da questa caratteristica, si esplorano parentesi più cantautorali e momenti più corposi come in From The Top Of The World. Più indicato per chi ama la musica di atmosfera rispetto a per chi si attende ritornelli, melodie accattivanti o colpi di scena (che in questo caso, probabilmente, terminerà l'ascolto un po’ annoiato), A Thousand Shark's Teeth è comunque un album molto ambizioso, con velleità sinfoniche in buona parte soddisfatte, elaborato (a volte addirittura con la tendenza a complicarsi troppo) e ben prodotto.
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