giovedì 3 settembre 2009

Il mio Disco della Settimana (30)

Della serie: 'folgorazioni di settembre'. Ah, era 'impressioni'? Beh, va bene uguale!

Castanets - Texas Rose Thaw & The Beasts

Audio CD (September 22, 2009)
Original Release Date: 2009
Number of Discs: 1
Label: Asthmatic Kitty
ASIN: B002JODUH0
GENRE: Indie, Folk, Blues, Experimental.

1. Rose
2. On Beginning
3. My Heart
4. Worn From Flight With Fireworks
5. No Trouble
6. Thaw And The Beasts
7. We Kept Our Kitchen Clean And Our Dreaming Quiet
8. Down The Line, Love
9. Lucky Old moon
10. Ignorance Is Blues
11. Dance, Dance

E così il freakadelico Raymond Raposa (aka Castanets) al quinto tentativo trova il Disco con la 'D' maiuscola! Non che i suoi precedenti fossero malvagi (soprattutto 'Cathedral' e 'City Of Refuge') però qui c'è un triplo salto in avanti davvero notevole. Non viene meno nell'abitudine di creare una sorta di universo sonoro a se stante, di quelli che ti fanno letteralmente estraneare da tutto e tutti all'ascolto, ma qui finalmente l'indubitabile bellezza viene messa a servizio dell'accessibilità musicale da parte di tutti. 'Texas Rose Thaw & The Beasts' è infatti un album che non esclude nessuno dal poterlo apprezzare. E si che viste le premesse dovevamo aspettarci una cosa del genere, annunciati i crediti del disco! Praticamente tutta la Asthmatic Kitty ne è stata coinvolta (da Sufjan Stevens a DM Stith, passando per i Black Heart Procession) in vario modo a testimonianza dell'importanza di questa uscita per l'intera etichetta (peraltro una delle più importanti nell'indie music a stelle e strisce) e il risultato, non vorrei essere tautologico o vincenzomollicogico ma lo ribadirei ancora una volta è davvero fenomenale. Si comincia con 'Rose' una ballata acid-folk disturbata alla Devendra Banhart per poi proseguire in quella sorta di ninna nanna lisergica e funerea che è 'On Beginning' e già la grandezza dell'opera risulta chiara. I precedenti intermezzi noise di rumori fracassanti lasciano il posto ad un leggero accompagnamento in sottofondo, le atmosfere disturbanti qui non distruggono, casomai accompagnano. E il prosieguo dell'ascolto non fa che confermare tutto questo. Dalle soffuse inquietudini blues alla 'North Star Deserter' di Vic Chesnutt (e chi ha amato quel disco, come me, sa cosa intendo) che pervadono 'My Heart', all'incedere malato e maestoso (molto Black Heart Procession) di 'No Trouble' fino a certe epiche solennità di indubbia floydiana memoria presenti nelle tracce semi-finali del disco 'Lucky Old Moon' e 'Ignorance Is Blues'. Insomma uno dei dischi in assoluto più belli del 2009, dal canto mio nessun dubbio.

VOTO: 9+
o

1 commento:

StoneFree82 ha detto...

Grazie per i links di Vic Chesnutt e dei Castanets, sono manna dal cielo :-)

Bel blog, ottima scrittura e ottimi gusti ;-)

Ciauz!