martedì 1 settembre 2009

Orfani del villaggio

Proprio ieri chiedevo ai miei, assidui telespettatori del TG1, cosa avessero capito della querelle Feltri/Boffo data la loro fonte unica d'informazione. Naturalmente solo che c'era stata una polemica fra Il Giornale ed Avvenire, ma naturalmente nulla in merito alla questione, dato che il buon Minzolini s'era ben guardato dal non far trapelare nemmeno una parola sul cuore della cosa dai suoi conduttori. Non che le altri fonti radio-televisive abbiano avuto comportamenti meno omertosi per informare i cittadini sul fatto però la RAI e nella fattispecie il TG1 si confermano davvero scandalosi. Appiattire ed omologare. Altro che informare! Tra l'altro questa 'politica' dilagante sembra non risparmiare nemmeno l'ambito musicale dell'azienda di Stato e così dopo 6 anni chiude l'unica trasmissione radiofonica non omologata agli standard di programmazione musicale del restante etere tutto.
Cari Village e Silvia Boschero, ci mancherete (e il 'ci' non è affatto plurale majestatis). Ci mancherà ascoltare Antony & The Johnsons invece che Laura Pausini, ci mancheranno gli special su Jeff Buckley invece che quelli sul nuovo album di Tiziano Ferro e ci mancheranno anche i mini live di Dente o di Moltheni invece che quelli di Giusy Ferreri o di qualche altra starlett uscita da Amici o X-Factor. La cultura imperante ha messo a segno un nuovo colpo. Merda!

4 commenti:

Lucien ha detto...

L'omologazione verso il basso e purtroppo non solo nella musica.
Che si fottano!

colas ha detto...

guardate che village non chiude, ma passa su radio due, la sera, e dura pure due ore.
Iniziava oggi

birdantony ha detto...

beh, moby dick non è esattamente village e anch'io ne ho ascoltato un pezzo ieri sera. avevo già parlato con silvia in precedenza e sono comunque felicissimo per lei e la sua inaspettata ricollocazione aziendale! :)

Grillo Team ha detto...

ciao! che fine hai fatto???? come stai??? guarda che moby dick è 4 volte meglio di village. Ora ho aggiustato il tiro! ti bacio
:-))))
silvia