giovedì 8 febbraio 2007

Invitation to the blues (breve racconto)

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- seleziona 'Invitation to the blues - Tom Waits;

Bene. Ora puoi cominciare la lettura :-)



Sul cartellino appeso sopra la sua tetta sinistra c'è scritto: "Jean". Come Jean Meadows. Sta appoggiata sul bancone in attesa che il mio caffè, almeno lui, si scaldi sopra una bisunta piastra elettrica ed ha quella sgraziata compostezza che sa di un vissuto faticosamente decoroso. Il vecchio orologio sopra l'ingresso dell'Old Point ha una lancetta spezzata come i miei sogni e segna le undici e tre quarti. Fuori non si vede nemmeno la luna, quelle nubi nere minacciano scrosciante oscurità e qui dentro puzza di fumo, di sudore e di vite in putrefazione. Jean mi porta il caffè. Gli lancio uno sguardo vuoto, lei risponde alzando un sopracciglio nero da sotto la messa in piega biondo finta. 20 cents, mancia compresa. Il caffè è freddo e sa anche un pò di piscio. Non ci fosse stata la fermata della Continental Trailways qua davanti non sarei mai entrato in questo cesso di posto a bere questo cesso di caffè. Però c'è questa Jean che lavora li. La guardo caracollare stanca dentro quel grembiule consunto. Caviglie fine e belle tette, ma sono gli occhi lo spettacolo. Occhi che sanno senza chiederti nulla. Il neon dietro il bancone va ad intermittenza e mi chiedo se abbia qualcuno. Qualcuno che la scaldi quando torna a casa dopo una nottata come questa. Il bus che è partito da Chicago ed arriverà a St.Louis passa fra mezz'ora ed io ho tempo per un altro fetido caffè. Le faccio un cenno. C'è compassione, compassione e risolutezza nel suo sguardo, ma nessuna traccia di compatimento. E' una che non giudica il prossimo, si vede. Non batte ciglio nemmeno quando le dico di correggermi il caffè col Jack Daniel. Mentre butto giù quella brodaglia me l'immagino dieci anni fa. Più giovane e curata. Un conto in banca ed un uomo che l'amava, anche se solo di notte. Un uomo che l'ha lasciata per una più giovane o magari solo per la bottiglia. Mi accendo una Marlboro e penso che sono tre giorni che non mi rado. Non avrei comunque potuto far colpo su di lei, non c'erano speranze e poi St. Louis mi sta aspettando. Mi alzo e vado a pagare. Jean mi accoglie alla cassa con un sorriso. E' il primo sorriso che le vedo fare da quando sono entrato ed è sincero seppure senza gioia o allegria. E' un sorriso da reduce a reduce, un cenno intesa fra sopravvissuti, il riconoscimento delle macerie che entrambi ci portiamo dietro ad ogni passo. E' il suo modo di dirmi che sa di me e che ha capito che anch'io so di lei. Addio piccola. Peccato che t'abbia incrociato solo questa notte. Le lascio una mancia generosa, prendo la mia valigia di tela marrone, mi stringo dentro al cappotto ed esco dall'Old Point. Fa un freddo cane ma non piove ancora. E' buio pesto ed il bus della Continental Trailways sta per arrivare. Ripenso alla luce negli occhi di Jean e spero che la mia nuova vita sarà altrettanto luminosa. No, non sarà così. Ma farà lo stesso.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Bello e “aspro” il racconto.
Si percepire in "toto" la condizione di profonda desolazione, solitudine e di esilio, che il tuo frequentatore solitario si trascina nell'animo. La città notturna e silenziosa poi, riconduce immancabilmente al quadro “Nighthawks”, di quel grande pittore metafisico che è stato Edward Hopper. Tom poi, con la musica e la sua voce ci mette l’anima.
A noi non resta che ascoltare in silenzio.
Solo con il cuore.
Quindi caro Alex, nessuna lesa maestà waitsiana… per questa volta te la sei scapolata:-)

Un abbraccio waitsiano da raindog a raindog:-)

Kira

birdantony ha detto...

:-) fiuuuuu, sollievo-sollievo-sollievo.
E' che come tu ben sai carissima, il finale della canzone di Tom vede il tipo andare in un motel per affittare una camera e rimanere in città solo per tornare al bar e rivederla. Anche se lei assomiglia alla Hayworth e non alla Meadows. E' che c'ho messo dentro anche un pò di 'Saving All My Love For You' di 'A Sight For Sore Eyes' ed anche ' di 'I Never Talk To Strangers' :-) Ho un debole per le ambientazioni fumose e squattrinate tipiche della waitsianità nel periodo '74-'82 :-P
Bacixxx

Anonimo ha detto...

Bello ....

Anonimo ha detto...

Si, probabilmente lo e

Anonimo ha detto...

molto intiresno, grazie