martedì 12 gennaio 2010

La potenza fascinosa della natura

SHEARWATER - The Golden Archipelago

Diciamo subito che l'ultimo capitolo della trilogia sull'impatto dell'uomo nei confronti della natura ad opera di Meiburg & Co. suona piuttosto diversa rispetto alle precedenti. Laddove 'Palo Santo' era un delicato acquarello acustico minimale e 'Rook' permeato invece da un senso di fine imminente con esplosioni post-rock e inquietudini rumoristiche, qui le sonorità si fanno in un certo qual modo più lineari ed omogenee. Perdono di certi sperimentalismi citazionistici e dei loro precisi riferimenti musicali (Radiohead, Okkervill River, Tim Buckley). E' un pò come se Meiburg si sentisse finalmente sicuro del sentiero musicale intrapreso e non avesse più bisogno di nient'altro che la sua ispirazione. Ispirazione, in questo caso, dovuta ad un lungo viaggio che dalle Galapagos (luogo in cui scrisse i pezzi di 'Palo Santo' e 'Rook') ha portato il nostro cantautore/ornitologo fino alle isolette della Patagonia passando per le Falkland, l'atollo Bikini e il Madagascar (come testimonia il libro fotografico di 73 pagine allegato alla deluxe edition).


Il risultato nella musica, ancor più che nei testi, è una sorta di descrizione cinematica della natura ignara di fronte alla catastrofe imminente: dai silenzi solenni ai repentini cambi di ritmo di un mondo lussureggiante e colorato di vita. Pezzi che rappresenterebbero la perfetta colonna sonora di un documentario del National Geographic nella loro struttura complessa, ma dotati tutti delle abituali malinconie melodiche (di cui Meiburg è indiscusso maestro) nonché della sua voce falsettata sempre evocativa e sognante. Un disco insomma, seppur di minor appeal visionario rispetto a 'Rook' (peraltro il mio album preferito dell'anno 2008), dotato di una potenza fascinosa irresistibile per il sottoscritto (e pazienza se la critica colta me lo snobberà come al solito). Il mio voto è: 9,5.
Shearwater - God Made Me

In 4 minuti e 23, la summa di 'The Golden Archipelago', 'God Made Me': fingerpicking, sestetto d'archi e poi l'esplosione elettrica. Chiudete gli occhi, immaginate la quiete di un fondale marino che si interrompe all'improvviso per il passaggio di un banco di pesci migratori. Se anche voi siete sedotti irresistibilmente da tale potenza fascinosa, questo è il download dell'intero album.

1 commento:

anto ha detto...

porca puzzola!
(pardonnez-moi ma nell'entusiasmo del momento non mi è uscito niente di più raffinato... ;D)