martedì 19 gennaio 2010

"Mi ritiro dalla musica stupida.."

Moltheni a TGCom.. che dire? Seppur largamente condivisibili, le sue parole e ancor più la naturalezza con cui le dice spiegano molto bene secondo me i motivi dell'ostracismo generale nei suoi confronti..


Perché incidere "Ingrediente Novus"?
E' stata una scelta spontanea dopo dieci anni di carriera come musicista volevo racchiudere in questo lavoro i sentimenti genuini che hanno contrassegnato il mio percorso. E' un epilogo...

Allora si ritira?
Sì, mi ritiro da questo mondo musicale stupido e io non sono stupido. Non credo di aver rappresentanto in termini di valore nulla in questi anni.

Secondo lei, perché?
Non ho un buon carattere e dico le cose in faccia senza problemi. Questo atteggiamento mi ha creato dei problemi e quindi mi faccio da parte.

Da chi è rimasto deluso?
Anche da molti giornalisti. Ormai i critici musicali, veri, di un certo spessore si contano sulle dita di una mano. Oggi si leggono recensioni uguali e pari a zero dal punto di vista dei contenuti e stilistico. I giornalisti - molti dei quali tendono più ad apparire che a scrivere - vanno a braccetto con gli artisti/compagni di merende e ne parlano sempre bene a prescindere. E quindi tutti a parlare bene di Vasco Rossi, Ligabue, Subsonica, Afterhours. Mai uno che dà un bel 5 a uno dei dischi degli artisti che ho citato. Poi se prendi uno ad uno questi giornalisti ti dicono 'hai ragione sai?' e poi al momento pratico non hanno il coraggio. Insomma regna l'ipocrisia ed è pure scadente.

Insomma è difficile trovare buona musica in giro?
No anzi, in questo periodo ce n'è tanta. Vado sempre nel mio negozio di dischi a comprare album e scrutare progetti interessanti. Ma siamo sempre lì i media inculcano alla popolazione prodotti che non sono di qualità. Insomma mi sembra tutto alla luce del sole, è tutto estremamente prevedibile, piccolo. Ad esempio, quest'anno sembra che il disco di Dente sia il migliore album che sia stato fatto negli ultimi anni. Mi viene solo da ridere, e che dire di Beatrice Antolini? E' il solito esercizio di maniera con cui certi giornalisti amano sbizzarrirsi ogni anno. Ho già in mente due nomi della cosiddetta scena indie di cui si parlerà quest'anno. Ho già scomesso vediamo se indovino anche questa volta...

Insomma Moltheni scompare dalle scene, non ci sarà proprio occasione di ascoltare qualche sua nuova produzione?
Ho tante idee in testa e ci sto già lavorando. Ho in progetto delle collaborazioni con un gruppo folk americano e probabilmente a breve in studio inciderò qualcosa che però sarà a tiratura limitata da distribuire agli amici. Mi auguro che tutto quello che farò non sarà recensito...

Neanche una recensione?
A che serve? "Ingrediente Novus" è uiscito da un mese e mezzo. Una bella raccolta con un disco e un dvd. Insomma è stato recensito solo da due giornali e per giunta erano dei trafiletti. Insomma non c'è neanche più il concetto della recensione vera a propria. Sui vari magazine di musica vedi la Mannoia, J-Ax, i Subsonica in tutti i loro progetti collaterali. E alla base di tutto c'è sempre il denaro...

A cosa si riferisce?
Radio Popolare che ha sempre rappresentato una grande ricchezza per l'informazione musicale sta chiudendo i battenti. Io mi chiedo perché Vasco, i Subsonica o Ligabue che prendono tantissimi soldi non ne versano solo un po' (tanto a loro non cambia nulla) per far sì che questa radio non chiuda? Insomma non c'è più solidarietà e non ci sono più valori. Si pensa solo ad andare al Concertone del 1 Maggio per far bella figura e basta. Questo mondo è stupido e io non lo sono, ecco perché me ne vado.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Mah io direi tanto rosicare per un'artista di sicuro di valore, ma neanche un genio della musica...Ha ragione quando dice che la musica in italia e' un vomito, ha ragioe a prendersela con i soliti noti (anche la antolini fa cagare secondo me, l'ho pure vista dal vivo a La Rama(ancona) ma niente di che), ma dente ha fatto veramente un gran disco e nessuno (di quelli che "contano") sembra essersene accorto. F.

SigurRos82 ha detto...

Lui ci è andato giù piatto, e non si può dargli torto, la situazione è questa. Però, ahimè, come lui ce ne sono molti altri. Di Moltheni che non si caga nessuno ce ne sono a bizzeffe, qui in Italia come in molti altri paesi :(

A quello che dice a proposito dei media che propinano musica di merda alla 'gente' (sacrosanto), io aggiungerei anche l'altro lato della medaglia: è anche la società stessa a chiedere delle schifezze, e il mercato non fa che assecondarla in un circolo vizioso inesauribile.

Cannibal Kid ha detto...

eh ma che fa, lascia proprio adesso che tgcom(!!!) si era accorto della sua esistenza?

birdantony ha detto...

conoscendolo un pò, secondo me umberto non è uno che rosica e certe cose le dice con abbastanza leggerezza (nel senso d'animo, non di essere uno sprovveduto). credo che si sia semplicemente stancato di appartenere ad un mondo (quello musicale) in cui non si riconosce più affatto. se leggo bene le sue parole la disillusione è ancor più cocente perchè probabilmente ha constatato che la scena indie alternativa italiana (a livello di artisti e di etichette) non è affatto dissimile ai rispettivi del mondo delle major (la differenza sta nella forma -ridotta- e non nella sostanza). ad ogni modo il suo abbandono lascia un grande vuoto nel sottoscritto!

Anonimo ha detto...

Non saprei,
Moltheni/Umberto non mi sembra un innovatore nella musica italiana in generale, indie o no , sicuramente uno sincero e viscerale, è questo quello che apprezzo maggiormente di lui, ma non riesco a cogliere dalle sue parole giudizi obbbiettivi.
p.

Joyello ha detto...

Mah...
Qualcuno potrebbe per esempio dirgli che tutte queste lamentele a me fanno un effetto ben preciso. Moltheni mi piaceva, mi stava simpatico e ascoltavo volentieri i suoi dischi.
Ora mi irrita, lo trovo noioso e piagnucolone e quando iPod capita sui suoi brani, pigio "next".
Vuole ritirarsi? S'accomodi, è un suo diritto. E' indispettito dall'accoglienza ai suoi dischi? Ci sta ma... ma non mi sembra molto elegante dare sempre la colpa agli altri.

Anonimo ha detto...

Si condivido il pensiero di Joyello, e credo che di indispettiti in italia ce ne siano a centinaia e nonostante tutto vanno avanti, perche' il parere dei grandi non gli interessa, fanno musica per il piacere personale. che poi la loro musica possa piacere a 1 10 100 20000000 di persone non fa alcuna differenza. Io parlo per me e credo tanti altri che si sono sentiti sconfitti dal sistema discografico italiano, ma che comunque continua imperterrita la produzione di dischi perche' li fa stare bene fare musica. Moltheni non ti va piu' di fare dischi...a lavorare, chi cazzo se ne frega... F.

pio ha detto...

Mah a me dispiace...sembra più che altro che sia un po'uno sfogo..comunque ci sono un sacco di lavori gratificanti al mondo...magari si scoprirà un vero talento a fare il ragù